giovedì 25 ottobre 2012

'Ndrangheta, al via il maxiprocesso. Moncalieri è parte civile.



E' cominciato questa mattina il processo nato dall’operazione Minotauro,contro le infiltrazioni della `ndrangheta in Piemonte. Il Comune di Moncalieri si è costituito parte civile, come aveva richiesto la mozione  di cui il capogruppo dell'I.d.v. Guida era primo firmatario e che era stata approvata all'unanimità ormai un anno fa.
Un segnale molto forte nella lotta alla criminalità organizzata. Sono 75 gli imputati alla sbarra, altri 58 sono già stati condannati con rito abbreviato il 2 ottobre scorso.

TORINO
Si è aperto con il lungo appello dei 75 imputati fatto dal giudice Paola Trovati, la fase dibattimentale del processo nato dall’operazione Minotauro, contro le infiltrazioni della `ndrangheta in Piemonte. Presente nell’aula bunker del carcere delle Vallette di Torino, vicino al pool di magistrati che sostiene l’accusa, coordinato dal procuratore aggiunto Sandro Ausiello, anche il procuratore capo Gian Carlo Caselli. 
Ad assistere all’udienza, anche il presidente del Tribunale di Torino, Luciano Panzani. Dietro i vetri a lato dell’aula ci sono gli imputati ancora detenuti mentre il pubblico, tra cui diversi parenti che cercano di salutare i loro congiunti detenuti, si trova in fondo all’aula, separato da un vetro dalla zona riservata agli avvocati. In tutto circa un centinaio i difensori che nei prossimi mesi saranno impegnati nel dibattimento. 
Una prima tranche del processo Minotauro si è chiusa lo scorso 2 ottobre con 58 condanne, con pene fino a 13 anni e sei mesi in rito abbreviato e con 14 assoluzioni. Tra gli imputati alla sbarra ci sono l’ex sindaco di Leini’, Nevio Coral e l’ex segretario comunale di Rivarolo (Torino) Antonino Battaglia. A Leini’ e Rivarolo, la scorsa primavera, i consigli comunali sono stati sciolti per mafia. In apertura del processo si sono costituiti parte civile la Regione Piemonte, la Provincia e il Comune di Torino, e i comuni di Leini’, Volpiano, Chivasso e Moncalieri, oltre all’associazione Libera di don Luigi Ciotti.articolo de lastampa.it
Chiudo con una frase di Paolo Borsellino che mi è tornata in mente questa mattina: "Politica e mafia sono due poteri che vivono sul controllo dello stesso territorio: o si fanno la guerra o si mettono d'accordo". Oggi è stata presa una direzione molto chiara.

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